Focus Mercati
Notizie sui Mercati
AdviseOnly

Di cosa parliamo quando parliamo di agricoltura sostenibile

L’agricoltura sostenibile si pone tra i megatrend che possono offrire più di uno spunto d’investimento: vediamo di saperne di più.

Con le elezioni europee alle porte, in programma per giugno, la transizione verso le emissioni zero è diventata un terreno di dibattito politico. E in Europa la sostenibilità delle pratiche agricole ha rappresentato un importante motivo di scontro: le proteste degli agricoltori si sono riversate nelle strade di Parigi, Berlino e Bruxelles, ma anche in quelle italiane.

Malgrado ciò, e pur con tutte le resistenze del caso, la transizione appare oggi inevitabile. Attraverso il maxipiano del Green Deal, l’Europa punta a diventare il primo continente neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050, con l’obiettivo intermedio di ridurre le emissioni di gas serra di almeno il 55% entro il 2030. Per arrivarci occorre passare anche attraverso un’importante rivoluzione dell’agricoltura, uno dei settori più inquinanti in assoluto: secondo i dati, le emissioni annuali di gas serra derivanti dalle attività agricole sono aumentate nel mondo del 18% dal 1990 al 2020.

La necessità di ripensare l’agricoltura passa quindi da un nuovo modello, in cui la sostenibilità e il rispetto della biodiversità si pongono al centro di un megatrend che potrebbe cambiare per sempre l’approccio degli agricoltori.

Che cos’è l’agricoltura sostenibile

L’ONU definisce l’agricoltura sostenibile come segue.

“Un’agricoltura che soddisfa le esigenze delle generazioni attuali e future, garantendo al contempo redditività, salute ambientale ed equità sociale ed economica. Favorisce le tecniche che rispettano la natura per preservare la fertilità del suolo, prevenire l’inquinamento delle acque e proteggere la biodiversità”.

La moderna agricoltura industriale, soprattutto all’indomani della Seconda Guerra Mondiale, ha dovuto innalzare la sua efficienza e rispondere alle sfide poste dall’aumento demografico. Una serie di inconvenienti ne hanno minato lo sviluppo, tra cui il degrado degli ecosistemi e la perdita di biodiversità. L’agricoltura sostenibile è un modo per risolvere questi problemi e riportare al centro la “salute del pianeta”. Secondo la Food and Agriculture Organization of the United Nations, l’alimentazione e l’agricoltura sostenibili contribuiscono ai quattro pilastri della sicurezza alimentare – disponibilità, accesso, utilizzo e stabilità – e alle tre dimensioni della sostenibilità (ambientale, sociale ed economica).

Ma quindi? Un modo semplice di pensare all’agricoltura sostenibile è immaginarla come la produzione di cibo e fibre sufficienti a soddisfare i bisogni di oggi senza compromettere la capacità delle generazioni future di fare la stessa cosa. In questa chiave, sono tre gli obiettivi comuni ad agricoltori e allevatori nella gestione delle attività produttive:

  • profitti a lungo termine;
  • gestione sostenibile del suolo, dell’aria e dell’acqua;
  • migliore qualità della vita non solo per gli agricoltori e gli allevatori, ma anche per i dipendenti delle aziende agricole e per le comunità.

Le attività volte alla sostenibilità comprendono sistemi di lavorazione conservativa del suolo, utilizzo di energie alternative e strategie di adattamento al clima. Tutti concetti chiave per un’attività green.

L’innovazione guida il cambiamento

In ballo c’è anche tutto il capitolo legato alla tecnologia, che con il suo progresso sta sostenendo in maniera fondamentale lo sviluppo di un nuovo modo di lavorare i campi. Agricoltura di precisione, sistemi energetici alternativi, nuove seminatrici, nuovi canali di commercializzazione: queste e altre innovazioni stanno trasformando il mercato e il lavoro degli agricoltori.

La diffusione di nuove tecnologie ha portato il settore verso profonde trasformazioni, come osserva Deloitte in un report sul futuro del settore agroalimentare. Strumenti come l’Internet of Things (IoT) e l’Intelligenza Artificiale possono contribuire a un’ulteriore evoluzione di questo settore, come sottolinea l’analisi della società di consulenza.

“Le opportunità per le imprese sono molte: la possibilità di raccogliere informazioni e dati aggiornati, un controllo delle merci in tempo reale, la sincronizzazione temporale tra la produzione e la vendita, oltre a rendere più efficiente la gestione della supply chain in un ecosistema più sostenibile e consapevole”.

Al riguardo, la digitalizzazione cambierà le cose sia per i consumatori, che potranno usufruire di informazioni sulla tracciabilità dei prodotti o sullo stato di conservazione e freschezza, che per le aziende agricole, con soluzioni tech per la mappatura e il monitoraggio delle coltivazioni o delle macchine agricole e per la gestione d’impresa.

Agricoltura sostenibile: un megatrend di investimento

Con queste premesse, è chiaro che l’agricoltura sostenibile si pone tra i megatrend che possono offrire agli investitori più di uno spunto tematico d’investimento, nel più ampio panorama della sostenibilità e sempre nell’ambito di portafogli personalizzati e diversificati. E con l’ausilio di un professionista della consulenza, come il Financial Coach.

Investire con noi è semplice!

Scegli tu se parlare con un esperto o farti consigliare dal nostro innovativo servizio di consulenza finanziaria digitale MYMoneyCoach.

Messaggio pubblicitario con finalità promozionale.

Prima della sottoscrizione dei prodotti di investimento consulta i KID e i prospetti informativi disponibili sul sito ing.it, sezione Investimenti e Risparmio – Fai da te o sul sito del Collocatore. Foglio informativo e documento informativo MIFID disponibili sul sito ing.it o nei nostri punti fisici.

Il presente articolo è stato redatto dal team del blog AdviseOnly.com e ha una finalità esclusivamente informativa. Non va quindi inteso in alcun modo come consiglio finanziario, economico o di altra natura e nessuna decisione, di investimento o di altro tipo, deve essere presa unicamente sulla base dei contenuti qui riportati. L’articolo non costituisce da parte di AdviseOnly.com un’offerta al pubblico d’acquisto o vendita di titoli e più in generale di strumenti finanziari e/o attività di sollecitazione all’investimento, ai sensi del decreto legislativo 24/02/1998, n. 58.